Inguaribili ottimisti, ci saremmo aspettati commenti indignati, prese di posizione nette o dichiarazioni incandescenti ed invece nulla!
Eppure la notizia che vede coinvolto il “leghista” Giovannino Antonini ex presidente della Popolare di Spoleto e sostenitore di Donatella Tesei che prima del voto del 27 ottobre ha più volte partecipato a cene, comizi ed eventi elettorali di Matteo Salvini, è clamorosa oltre che preoccupante.

Stando alle accuse mosse dalla Procura di Spoleto, Antonini sarebbe indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e al traffico di influenze nell’ aiuto in concorsi pubblici nonché alla promessa di esito favorevole su controversie giudiziarie pendenti davanti gli organi di giustizia amministrativa oltre alla cancellazione dei carichi pendenti dal casellario giudiziario. Un centinaio quelli che sarebbero caduti nel raggiro, versando somme comprese tra 2 e 8 mila euro, senza però ottenere quanto falsamente promesso.

Ci eravamo già occupati del sopracitato, sia nell’ambito del commissariamento della Banca Popolare di Spoleto che nella vicenda inerente la corruzione in atti giudiziari (leggere precedenti post Antonini, BPS, MPS,SCS e P3 o Corruzione in atti giudiziari) eppure, malgrado certi poco edificanti trascorsi, l’ultima tornata elettorale l’ha visto personalmente coinvolto nel tanto agognato cambiamento anche se al momento l’unica differenza è che gli altri (“comunisti”) i concorsi li truccavano veramente ed i posti di lavoro ad amici e conoscenti erano reali.

Riconducendo il personaggio alla nostra realtà cittadina, rammentiamo le fervide incursioni dell’allora potentissimo presidente B.P.S. nelle campagne elettorali del 2004 e 2009 a sostegno del candidato sindaco Alemanno, primo cittadino che a sua volta tornerà in aula il prossimo 20 novembre per una nuova udienza circa il Centro Polivalente abusivo.

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