E’ normale provare a contattare il sindaco telefonicamente per avanzare un’istanza, segnalare un problema, manifestare un disagio e sentire che dall’altra parte della cornetta risponde il nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Perugia? Purtroppo è quanto potrebbe capitare ad un nursino qualunque intento a rivolgersi al primo cittadino.

Ma come è possibile che da due anni e mezzo a questa parte ogni atto posto in essere, OGNI OPERA REALIZZATA sia stato frutto di una forzatura o peggio ancora di un illecito?

I fondi generosamente donati dagli italiani attraverso gli sms solidali, dissolti o confluiti in progetti fumosi e di dubbia utilità; gli stanziamenti raccolti dal Corriere della sera e dall’emittente televisiva LA7 dirottati nella costruzione di un fabbricato finito sotto sequestro; stesso dicasi per quelli necessari alla costruzione di Casa Ancarano; le macerie in gran parte del territorio comunale sono esattamente dove erano nel 2016; le frazioni quasi completamente spopolate ed abbandonate a se stesse; le tanto decantate SAE, si stanno lentamente decomponendo; le attività commerciali, delocalizzate senza alcuna logica, soffrono per la carenza di turisti il cui afflusso è ostacolato da vie di comunicazioni che tardano ad essere ripristinate, a servizi e posti letto inesistenti.

Comitati cittadini volti alla rinascita della città o al rifacimento della basilica di San Benedetto, tentano di sostituirsi ad un’amministrazione carente, assente e in mala fede che non ha né la serenità né le capacità per affrontare una tanto delicata situazione.

L’unica cosa che sono stati in grado di fare è continuare a spendere denaro aumentandosi lo stipendio oppure realizzando cartelloni estivi, programmi di intrattenimento natalizi, spettacoli musicali, stagioni teatrali, a beneficio di chi ci chiediamo?

Negli ultimi due anni l’amministrazione Alemanno ha elargito alla Pro Loco di Norcia la bellezza di 208.172,00 € (dall’estate 2016 al natale 2018) e come non bastasse gli eventi che hanno visto esibirsi in Piazza San Benedetto Maurizio Vandelli, il Maestro Riccardo Muti ed il cantautore Marco Masini, costati complessivamente circa 50.000,00 € sono ESCLUSI da tale conteggio.

Ma si sa, i SOLDI PUBBLICI NON SONO DI NESSUNO e quindi tanto vale sperperarli. Del resto noi italiani non siamo avvezzi alle rivoluzioni, piuttosto alle lamentele, fin quando il politicante di turno non ci lancia un tozzo di pane e allora lo si trasforma da incapace al migliore del mondo.

Che si tratti di un C.A.S. non dovuto, di una S.A.E. più grande di quanto atteso, di un contratto a tempo determinato per un figlio o l’istallazione di un gazebo abusivo davanti alla propria attività commerciale, un contributo straordinario alla propria associazione o magari l’affidamento diretto di un incarico professionale, QUALUNQUE COSA, purché serva a rabbonire e costruire consensi.

E allora, continuiamo a barattare il futuro con usi e costumi del passato, almeno fino alla prossima indagine!

Nuova Norcia
“Libertà è partecipazione”