Domenica 21 aprile 2013, suona la sveglia, la spengo e rimango a letto altri 10 minuti.

Come tutte le mattine mi alzo, accedo a “La Cosa“, e seguo lo streaming mentre mi preparo la colazione, di spalle non vedo il monitor, ma subito percepisco che è successo qualcosa di anomalo,  il Presidente d’Italia eletto dal PD e PDL, il giorno prima, ha rinunciato all’incarico, una votazione notturna d’urgenza ha eletto il nuovo Presidente, una persona unica, pulita, vicina al popolo, lontana dalle logiche dell’economia bancaria.

Non ci posso credere, rimango con la caffettiera in mano ancora da avvitare, immagino già un’Italia nuova, un’Italia che segue la via islandese e sud-americana nell’era dei bisogni reali, mi infilo i pantaloni e corro a suonare alla vicina, per vedere cosa sta trasmettendo la TV,  tutti i canali all’unisono trasmettono il discorso del nuovo Presidente, svengo, l’emozione è troppo forte!  Bip… Bip… Bip… mi risveglio con questo suono fastidioso nelle orecchie, cavolo, è il “richiamo” della sveglia, allora stavo ancora dormendo? Era tutto un sogno? No! Non è giusto! Poteva succedere per una volta anche qui in Italia!?

Mi consola il fatto che comunque sia stato un bellissimo sogno, e un sogno è sempre meglio del nulla.

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