Dunque è ufficiale, sarà Giampietro Angelini a contendere al sindaco uscente Nicola Alemanno il ruolo di primo cittadino nella capitale della Valnerina.

Parafrasando Nicola di Bari, immaginiamo sia stata una scelta dettata dal cuore quella che lo ha indotto, dopo venti anni di incarichi politici lontano dalla terra natia, a riproporsi nella città che lo vide sindaco dal 1986 al 1999.

Ci permettiamo però di evidenziare una serie di anomalie che, a nostro modesto parere, gravano sull’intera tornata elettorale.
La prima risiede nel fatto che la comunità non è stata capace nel corso di tutti questi anni, di creare al proprio interno una classe politica alternativa. Pensiamo solamente ad un dato: Alemanno, con quella attuale, è stato candidato alla carica di sindaco per ben cinque volte mentre Giampietro Angelini per tre. Otto anni di governo cittadino l’uno tredici l’altro, intervallati da un mandato a guida Alberto Naticchioni (cognato di Angelini) e uno da Gianpaolo Stefanelli (ex assessore e vice sindaco sempre durante la giunta Angelini). Altro che baronaggio!

Seconda anomalia è la composizione degli schieramenti ricchi di commistioni ed interscambi. A favore di Angelini, ad esempio, si è pubblicamente schierata la signora Enza Testa (storica militante di Forza Italia, già segretaria della Pro Loco durante la prima amministrazione Alemanno e dallo stesso nominata consigliere nell’A.P.S.P. Lombrici/Fusconi/Renzi) che solo qualche tempo fa dichiarava: “Norcia è una Città di centro destra, il PDL continuerà a lavorare più unito che mai per tornare a farla risplendere“.

Sul fronte alemanniano invece ricompare il figliol prodigo Francesco Battilocchi che dopo aver abbandonato la maggioranza nella quale era stato eletto consigliere nel 2014 ed aver aspramente criticato l’operato dell’attuale primo cittadino, colto da probabile amnesia dissociativa è tornato nuovamente a candidarsi nelle fila di “Rispetto per Norcia”.

Su questo già deprimente scenario, incombe l’ultimo scandalo giudiziario che ha travolto la Regione Umbria ed ha visto dapprima l’arresto del segretario regionale del PD Giampiero Bocci e poi le dimissioni della Presidente Catiuscia Marini (a proposito, ma che fine ha fatto la Magistratura di sinistra che agisce a comando?)

La terza grande anomalia sta nel fatto che Alemanno, invece di cavalcare l’onda e scagliarsi mediaticamente contro la parte avversa, pare abbia invitato i suoi fedelissimi a non alzare i toni ma al contrario “trattandosi di episodi inerenti la sfera strettamente personale, manifestare solidarietà agli interessati”.

Fatichiamo a comprendere quale sia la sfera personale nell’indagine che coinvolge amministratori e funzionari pubblici per reati quali abuso d’ufficio, rivelazione del segreto d’ufficio, favoreggiamento e falso. Probabilmente la solidarietà cui ci si riferisce è la stessa manifestata proprio dalla presidente dimissionaria a parti invertite?

Non dimentichiamo infatti che per le vicende Casa Ancarano, Centro Boeri e Banca di Credito Cooperativo anche al signor Alemanno vengono contestati degli illeciti gravissimi: corruzione, peculato, turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, oltre a reati di tipo urbanistico, paesaggistico e al falso in atti pubblici.

E proprio questa riteniamo essere la quarta grande anomalia: come fa un individuo con due procedimenti penali in corso ed un probabile ulteriore rinvio a giudizio a pensare di ricandidarsi?
Al netto di non meno importanti considerazioni etiche e morali, vorremo ricordare che in Italia vige la “legge 6 novembre 2012 n. 190 nota anche come legge Severino” la quale rende non eleggibili e non candidabili soggetti condannati a più di due anni di reclusione per reati punibili almeno fino a quattro. Essa ha valore retroattivo e prevede la sospensione di una carica comunale anche se la condanna avviene dopo la nomina del soggetto in questione. Per coloro che sono in carica basta una condanna non definitiva (ovvero in primo grado) per l’attuazione del provvedimento.
Evidentemente, non pago per averci regalato il commissario prefettizio nel 2008, Alemanno sta tentando di concedere il bis!

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