E’ di questi giorni la notizia che al signor Alemanno è stata notificata la conclusione delle indagini preliminari ex articolo 415 bis c.p.p. relativamente all’installazione dell’ormai celeberrimo pre-fabbricato della Banca di Credito Cooperativo di Spello e Bettona che a giudizio dei Pubblici Ministeri è avvenuto in violazione al Testo unico dell’edilizia e al Codice dei beni culturali in un’area sottoposta a vincolo sismico e paesaggistico, ricompresa nel Parco nazionale dei Sibillini e nei siti Natura 2000, senza il necessario permesso a costruire e in assenza della preventiva valutazione di incidenza ambientale. In riferimento al secondo e pesantissimo filone d’inchiesta, ovvero quello che riguarda i rapporti intercorsi tra il primo cittadino e i vertici della BCC, per le quali la procura di Spoleto ha ipotizzato le accuse di corruzione, turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, è scattata la proroga delle indagini per ulteriori sei mesi.

Intanto uno dei due processi già iniziati a carico del sindaco, nello specifico quello relativo a Casa Ancarano, è entrato nel vivo regalandoci subito un colpo di scena: la Pro loco di Ancarano ha saputo soltanto dopo il sequestro della struttura polivalente in costruzione del diniego operato dal Parco nazionale dei monti Sibillini. Stando alla testimonianza della tesoriera della Pro Loco medesima, sembrerebbe che il mancato nulla osta dell’Ente alla realizzazione della struttura datato 18 agosto 2017 e trasmesso dal Comune di Norcia il 26 settembre sempre del 2017 in realtà non sia mai stato notificato all’associazione proprietaria dell’area. Quella notifica infatti reca la firma di una persona che non fa parte dei vertici dell’associazione e che lavora in Municipio.

A margine di questo scenario ci chiediamo: ma come fa una popolazione tanto pudica, cosi prodiga ad indignarsi e puntare il dito verso chicchessia, ad esprimere giudizi sferzanti talvolta senza conoscere realmente i fatti, a giustificare certi comportamenti? Ma c’è di più. Non più tardi di 25 giorni fa 1.600 elettori, hanno riconfermato la propria fiducia ad un individuo al quale, pare, l’opinione pubblica “perdoni” proprio tutto! Mai un commento, mai una frase di biasimo, sui social scompaiono cosi come sono comparse certe notizie nell’indifferenza più totale senza che alcuno (pochissimi in realtà) dia peso a quanto scritto e contestato.

In virtù di quanto sopra esposto, auspichiamo che la nascente opposizione consiliare, chieda la convocazione d’urgenza del massimo consesso cittadino nell’ambito del quale il sindaco riferisca circa i procedimenti penali in atto, l’esito e la situazione delle indagini a proprio carico elencandole nel dettaglio ed evidenziandone i capi di imputazione.

Sempre alla minoranza chiediamo di informare la collettività circa i “rischi” cui il primo cittadino sta sottoponendo la città laddove venga raggiunto da una condanna di primo grado anche alla luce di quanto stabilito dal Tar della Calabria con la sentenza del 5 ottobre 2017 n. 862 e simultaneamente presenti una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco medesimo in quanto privo della giusta serenità per amministrare la cosa pubblica alla luce di tali enormi problematiche politiche, etiche e giudiziarie.

Nuova Norcia
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