Dovremmo forse essere giunti alla conclusione dell’intricata vicenda inerente l’A.P.S.P.
In data 12 luglio 2013 infatti il sindaco ha provveduto per il tramite del decreto sindacale n. 26 alla surroga dei consiglieri dimissionari.

Vorremmo ora, per chiarezza, ripartire dal giugno scorso affinché tutti possano comprendere il grado di confusione, disaccordo e approssimazione esistente nonché l’impreparazione che anima l’operato dei nostri amministratori.

In data 11 giugno 2013 il primo cittadino, attraverso un comunicato stampa apparso nel sito istituzionale, dichiara testualmente: “le dimissioni sono giunte sul tavolo del Sindaco senza che ne venissero esplicitamente indicate le motivazioni che le hanno generate ma, ancor peggio, senza averne fatto menzione, almeno da parte di alcuni, al sottoscritto” ed ancora “…di qualsiasi natura possano essere le motivazioni che sono alla base di tale azione congiunta…” ed infine “…sebbene non siano state ufficialmente evidenziate le motivazioni delle dimissioni…

Nell’intervento sul periodico Sala Quaranta (pag. 15) i capigruppo consiliari Palazzeschi – Alemanno – Balsana a firma congiunta (incredibile ma vero) sottoscrivono una nota all’interno della quale dichiarano che “le dimissioni dei consiglieri rappresentano una chiara e precisa volontà di sfiducia nei confronti dell’operato del Presidente Coccia Domenico” ed ancora “…i Consiglieri dimissionari confrontatisi con i capigruppo consiliari e col Sindaco”… ma non solo, elencano anche le palesi ragioni in quattro chiarissimi punti che sarebbero in capo alla decisione assunta dai tre dimissionari. Nello stesso numero di Sala Quaranta però, il sindaco ribadisce (pag. 7) come“non siano state ufficialmente evidenziate le motivazioni delle dimissioni”.

A questo punto viene spontaneo porsi alcune domande:

Il sindaco conosce o no le motivazioni che hanno portato alle dimissioni dei tre consiglieri?

Laddove non le conoscesse, come mai i capigruppo consiliari invece le menzionano con tale perizia di particolari?

Come mai, non è la prima volta, il periodico di informazione Sala Quaranta stampato e spedito con fondi pubblici (leggere determina n. 191 del 07 dicembre 2012) viene utilizzato dai soliti noti per esprimere giudizi personali ed esternare attacchi strumentali senza possibilità di contraddittorio?

In data 09 luglio u.s. il signor Stefanelli, per il tramite di un comunicato stampa, puntualizza che “il sottoscritto, in qualità di sindaco e di componente del Consiglio Comunale, condivide l’analisi, le riflessioni e le conclusioni contenute nel comunicato congiunto dei capigruppo consiliari” ed ancora “esprimo nuovamente il mio più profondo auspicio che il Presidente Coccia Domenico valuti, con il senso di responsabilità che gli è proprio, la necessità di rimuovere tutti gli ostacoli ad una soluzione dignitosa della vicenda, rassegnando quanto prima le proprie dimissioni”.

In data 10 luglio u.s. il Presidente Coccia (che ringraziamo per la citazione) rincara la dose con un comunicato stampa all’interno del quale evidenzia come: “siamo costretti a metterci a livello, e quasi a subirne il ricatto, di persone che insistono a voler imporre volontà faziose e chiaramente illegali dimostrando la loro scarsa affidabilità politica” ed ancora, rivolgendosi al sindaco “ti prego caldamente di attivare le procedure previste dalla legge, la surroga dei consiglieri dimissionari, senza ulteriori indugi”.

Caro Presidente consentici solamente una precisazione: la nostra non è “buona informazione” nè “saggezza”, diciamo piuttosto… esperienza! Infatti, i comportamenti seriali dello Stefanelli in situazioni analoghe, ci hanno agevolmente consentito di prevederne l’operato. Non comprendiamo di contro come Tu possa giustificare colui che, rifugiandosi dietro fantomatiche pressioni ed accampando le consuete scuse, Ti abbandona al Tuo destino gettandoti in pasto a coloro che voglio solamente la Tua fine. Unitamente Ti invitiamo a riflettere: cosa avrebbe fatto il sindaco qualora la legge gli avesse consentito di rimuoverTi dall’incarico?

In data 11 luglio u.s. assistiamo infine all’ennesimo “delirio mediatico” del consigliere di maggioranza (ancora per poco?) Luca Balsana il quale dichiara rivolgendosi al Presidente Coccia “contrariamente alla tua consueta e disinvolta sfrontatezza senza pari, insisti a chiedere al Sindaco che oggi pubblicamente ti sfiducia la surroga dei consiglieri appellandoti all’applicazione di leggi inesistenti che strumentalmente non citi sapendo che sia lo Statuto dell’A.P.S.P. che le leggi sugli enti locali dicono l’esatto contrario di quanto persisti ad asserire”.

Ed invece, grazie al decreto sindacale di cui sopra, il sindaco come detto provvede alla surroga dei tre dimissionari (non due) grazie alla “generosa rinuncia” della minoranza PDL di indicare il proprio nominativo.

Ma come: il consigliere Balsana aveva categoricamente escluso che ciò potesse accadere poiché illegale? Comunque lo stesso anticipa che il luogo deputato alla conclusione della spiacevole vicenda sarà il Consiglio Comunale dove si accingerà a presentare un’apposita mozione di sfiducia.

Ci chiediamo verso chi? Magari nei confronti del sindaco Stefanelli?

Vedremo… del resto da “cannibali allo sbando” è lecito attendersi di tutto!

Nuova Norcia

“Libertà è partecipazione”

Allegati

Decreto sindacale n. 26 del 12 luglio 2013

Determina n. 191 del 07 dicembre 2012

Il Sindaco interviene sulla vicenda delle dimissioni dal C.d.A. dell’APSP Sito istituzionale Comune di Norcia

Stefanelli ritorna sulla questione dell’Azienda Pubblica Sito istituzionale Comune di Norcia

L’intervento di Coccia, Presidente dell’Apsp Norciaonline

Luca Balsana (Norcia Domani-Udc) risponde a Domenico Coccia sulla questione Apsp Norciaonline