Dare da mangiare agli affamati recita una delle sette opere di misericordia corporali.
In questo caso però non è ben chiaro chi siano gli “affamati” e chi i “misericordiosi”. L’unica certezza è che il sindaco Nicola Alemanno, sulla base di quanto contestato dalla Procura della Repubblica di Spoleto, è nuovamente inciampato nei reati di abuso d’ufficio e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.
A beneficio di chi l’avesse dimenticato, si macchia dei suddetti reati colui che intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale oppure arreca ad altri un danno ingiusto, ovvero chiunque con violenza o minaccia, con doni, promesse, collusioni o altri mezzi fraudolenti, turba il procedimento amministrativo diretto a stabilire il contenuto del bando.
In una comunità mediamente normale, evidentemente Norcia non lo è, un amministratore che in ben sei occasioni incorre in fattispecie di accuse tali dovrebbe quantomeno dimettersi, scusarsi per i danni arrecati all’intera collettività e dedicarsi ad altro. Il primo cittadino invece, con la consueta arroganza, rilascia le seguenti dichiarazioni: “per l’ennesima volta emergerà la correttezza formale delle procedure adottate” ed ancora “più volte siamo stati sollecitati dalla magistratura a fornire atti e documenti su varie procedure, da parte nostra c’è sempre stata la massima collaborazione ma non neghiamo che questa ennesima inchiesta ci appesantisce ulteriormente…sottoporre gli uffici del Comune a questo ulteriore banco di prova non è di aiuto“.
Se non abbiamo capito male Alemanno sostiene che per l’ennesima volta dimostrerà che le accuse mosse dalla Procura sono infondate.
Quali sarebbero le altre ENNESIME VOLTE?
Quali sono le altre occasioni in cui è stata acclarata la correttezza formale del suo operato? Non ci risulta che alcun tribunale abbia assolto il sindaco in merito alle vicende Casa Ancarano, Centro Boeri, Casetta Pro Loco, Banca di Credito Cooperativo di Spello e Bettona.
Come non bastasse, si lascia trapelare il messaggio che la Procura, in un momento cosi difficile a causa prima del sisma e poi della pandemia, appesantisca il lavoro degli uffici comunali recandosi presso gli stessi per acquisire e sequestrare delle prove di reato! Francamente siamo sconcertati.
Lo siamo ancor di più al cospetto di una cittadinanza che tollera ancora questo individuo sprezzante, arrogante, incapace ed in mala fede.
Ad essa rivolgiamo una domanda: i comuni inseriti nel cratere del terremoto sono ben 140. Leggi, norme ed ordinanze che disciplinano l’operato degli amministratori sono le medesime ovunque. Ebbene, in quale altro territorio sta accadendo ciò che accade a Norcia?
Nuova Norcia
“Libertà è partecipazione“
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