E mentre la stampa confonde il sindaco facente funzione col noto pirata, noi come il celebre Almanacco vorremmo provare a predire il futuro.


All’indomani della sospensione che ha messo fuori gioco Alemanno, pare siano cominciati i primi movimenti per individuare il prossimo eleggibile.
Per coerenza chiariamo subito che, nell’ultima tornata elettorale, tra i due contendenti avremmo preferito Angelini. In primis perché si contrapponeva ad Alemanno, da sempre considerato la peggiore delle soluzioni, in secondo luogo perché, seppure con i suoi umani limiti, ad egli sono legate delle pagine importanti degli ultimi 40 anni: la ricostruzione post sisma/le grandi opere di viabilità/lo sviluppo turistico/la visibilità mass mediatica ecc… Ed infine perché aveva predisposto una lista fatta di persone valide e rispettabili.


A parte Angelini, cui per estensione colleghiamo la parentesi Stefanelli, riteniamo che non vi siano delle figure degne di considerazione nel recente passato. Tanto per essere chiari, alla prossima tornata elettorale, auspichiamo la decantata DISCONTINUITA’: volti nuovi, freschi, inaspettati. Basta con le minestre riscaldate e con i presunti grandi saggi.


Non comprendiamo perché i rampolli locali, divenuti ormai uomini, abbiano ancora bisogno di essere imboccati e necessitino della benedizione “urbi et orbi” dei soliti noti, ma tant’è!


Alcune voci parlano di un’operazione gradita tanto a destra che a sinistra (col beneplacito delle potenti lobby) volta a riesumare un soggetto che, terminato di ricoprire un incarico prestigioso e molto ben retribuito, sarebbe in cerca di gloria! Certo, per essere apprezzato da entrambi gli schieramenti occorre essere TRASVERSALI; e proprio in merito a questo, parrebbe che la trattativa per riportarlo all’ovile sia stata condotta da colui che il mondo lo “vede trasversale da sempre”!


Le chiacchiere che si rincorrono per la città parlano di strategie chiare ed incontri imminenti, del resto il piatto è ricco e le eminenze grigie (incluso il defenestrato) non possono permettersi di rimanere troppo a lungo senza coperture.


Ci auguriamo che le illazioni restino tali e che il buon senso, oltre che il buon gusto, prevalgano. Chi è stato altrove è opportuno che ci resti, Norcia non ha bisogno di santoni e profeti di seconda mano ma di resilienza, onestà e buonafede innanzitutto.


Alla prossima puntata.

Nuova Norcia
“Libertà è partecipazione”