Nella sua sconclusionata replica Nicola Alemanno ha citato Umberto Eco. Noi invece vorremmo ricordare un noto aforisma dello scrittore poeta e filosofo francese Paul Valery: “quando non si può attaccare il ragionamento si attacca il ragionatore“. Ancora una volta questo campione mondiale di arrampicata sugli specchi, come un bimbo colto con le mani nella marmellata, ha tentato senza riuscirci di gettare fumo per mascherare le proprie difficoltà.

Sempre Valery asseriva che certa politica “e’ l’arte di evitare che la gente si interessi di ciò che la riguarda“. Ebbene nel corso degli ultimi dieci anni, con la pubblicazione di oltre 200 post, abbiamo sempre raccontato la verità per il tramite di determine, delibere ed atti ufficiali oltre a sottolineare e rilanciare delle notizie, tal volta di evidenza nazionale, per evitare che qualcuno artatamente ne soffocasse la diffusione. Tanto per essere chiari, è il sindaco medesimo, pluri indagato e pluri inquisito, a disonorare sé stesso e la comunità che amministra a causa del proprio operato.

Vorremmo inoltre ricordare al primo cittadino che le nostre pagine sui tanto vituperati social, contano oltre 3.600 follower: saranno mica “tutti imbecilli da bar“! E poi qualcuno non sosteneva che “vox populi vox dei“? Basta con la storiella dell’anonimato e dei leoni da tastiera; solo qualche mese fa il sindaco ha “proclamato un editto” (leggere precedente post Zitti e Buoni) avente come oggetto il conferimento di incarico ad un legale (spese sempre a carico dei cittadini) “per la tutela dell’immagine e l’onorabilità del Comune di Norcia“. Ebbene, dato che a suo dire “spargiamo il seme dell’odio e della maldicenza, visto e considerato che rappresentiamo la parte peggiore della comunità ed utilizziamo un linguaggio offensivo sul piano personaleperché’ non ci ha mai querelato?

Detto ciò, prendiamo atto di ulteriori affermazioni che offuscano una situazione già piuttosto nebulosa. Alemanno, infatti, ha dichiarato che il ricavato del libro Doppia Zona Rossa sarebbe stato utilizzato per il restauro di alcune opere del Comune. Ma come, da un lato annuncia di devolvere i fondi della vendita del libro, dall’altro addebita al Comune le spese per andare a ritirare un premio ad esso relativo! Invece di promettere della beneficenza DOPO, non era meglio evitare di spendere PRIMA i soldi della collettività? Ed ancora, se il motivo del viaggio in quel di Como era restituire la visita a S.E. Mons. Oscar Cantoni (delle scampagnate a Rimini parleremo prossimamente) perché’ nella determina n. 93 è scritto trasferta a Como per ottava edizione premio internazionale di letteratura spese di pernottamento e pasti sindaco + assessore Perla?

Siamo certi che nella risposta all’interrogazione presentata dai consiglieri di Noi per Norcia, che ringraziamo sentitamente, tutti questi arcani verranno svelati. Ci resta solo un’ultima curiosità: quanti soldi derivanti dalle vendite del libro ha raccolto finora Alemanno e soprattutto, tra questi fondi rientra anche il premio di 1.000 euro ottenuto al concorso internazionale di letteratura?

Siamo davvero fortunati ad avere un amministratore così misericordioso.

Nuova Norcia
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